La Madonnina del Penz e la chiesa parrocchiale di Genestrerio: Arte contro Fede?

Mi è stato insegnato che il cristianesimo è un avvenimento storico, non un concetto, non una speculazione filosofica o teologica e nemmeno una riflessione artistica. Così pure le apparizioni mariane sono avvenimenti storici. La Madonna è apparsa in un dato giorno ad una data ora, vestita in un certo modo, dicendo determinate parole con atteggiamenti ben definiti, con una missione chiara nella storia umana. 

Per la cronaca e i dettagli rimando ad altri (qui o qui o qui). Riassumendo, una grotta di Lourdes è stata “restaurata”. Questo il lavoro:

Personalmente ci sono rimasto male.

A me sembra che con questa restaurazione sia stato eliminato il fatto storico, sostituito con un concetto, una riflessione. Più che una restaurazione è stata una rivoluzione, un cambiamento radicale anche del messaggio che viene annunciato.

Io non sono un esperto in nulla, ma penso che ogni opera d’arte cristiana dovrebbe essere annuncio del Vangelo. Mi vengono in mente alcuni esempi quali la cattedrale di Monrale, ma anche nel nostro piccolo in ogni Chiesetta i quadri rappresentano una catechesi visiva efficacissima: quando entro in una Chiesa così, con i miei bambini, è bellissimo percorre i quadri e raccontare loro la nostra fede! Cosa, questa, che in sempre più chiese moderne è impossibile fare, come anche qui, davanti alla nuova Madonnina del Penz.

Naturalmente il valore dell’opera in se non è messo in discussione. Ma c’è una tendenza oggi, a fare opere che solo l’artista riesce ad interpretare, che non si riesce a capire, se non con l’aiuto di qualche esperto d’arte. Oppure, si dice, l’opera non va interpretata perché ognuno ci vede quello che vuole. Questo vale per un’opera d’arte, al museo. Ma non vale per un’opera che ha come scopo, lo stimolo alla preghiera e l’annuncio della Buona Novella di Gesù risorto e di sua Madre Maria che viene in nostro soccorso. Un'opera come questa madonnina, secondo me, non serve all’evangelizzazione, alla fede della gente normale.

Alcuni intellettuali, forse riponendo troppa fiducia nella loro scienza, ritengono che la fede debba essere più spirituale e prescindere dalle rappresentazioni troppo banali, troppo materiali. Bisognerebbe innalzarsi al di sopra della esperienza fisica per entrare nel verso senso degli avvenimenti storici.

Un inganno. Gesù si è fatto carne, bambino come tutti, uomo semplice, materiale, morto come tanti, e risorto in senso materiale, tornando a mangiare carnalmente con i discepoli… nessuna astrazione, molto banale. Ma questo è la consolazione della nostra fede. La fede della gente fatta di carne, la gente normale, che lavora, mangia, fa fatica, soffre.

Mi viene perciò da pensare alla lenta ma inesorabile perdita della fede e del sensum fidei cristiano in Europa e nel mondo. Mi sembra che questo tipo di opere d’arte, poste nel luogo sbagliato, si oppongano e contrastino la fede del popolo, rispecchiando il subdolo processo di smantellamento del Cristianesimo dal cuore della gente. Ma deve essere per forza così? La riflessione artistica deve per forza opporsi alla fede popolare?

La nuova madonnina deve ora essere rimossa. Io sono d’accordo. Ma la soluzione migliore sarebbe stata un’altra: ripristinare la grotta tradizionale, dove i pellegrini si possono riunire a pregare, e spostare l’opera d’arte poco più in là, dove tutti i presenti possano pure rimirarla. Le due cose potrebbero così essere integrate, ognuna al posto che le spetta, e non contrapposte. Sicuramente questo è stato proposto. Ma ora è forse troppo tardi… 
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Altro esempio doloroso è al mio paese, Genestrerio.

Qui la facciata della chiesa parrocchiale è stata “restaurata” qualche anno tempo fa. 

Ecco com’era prima (1966):

Ecco com’è ora:

Mentre prima la Chiesa dominava la piazza, ora essa è rannicchiata là dietro, prostrata e umiliata dietro alla grande, e superba, opera artistica, che è la nuova regina. Forse costruita più per la gloria umana che per quella di Dio.

Peccato per la nostra bella chiesetta con la sua facciata. Essa fu il frutto della fede dei nostri antenati, mentre non si può dire che la nuova facciata sia il frutto della fede dei contemporanei. Come sopra, è il frutto dello smarrimento nella fede in noi contemporanei.

Anche qui: perché l’opera d’arte deve coprire e schiacciare l’opera della fede popolare? Non è disprezzo per il passato e per la la fede dei nostri padri?

Ma anche a prescindere dai sentimenti nostalgici: Dove stà il buon senso, il senso comune della bellezza…quella oggettiva che stà nella natura, nella creazione? Quest’opera infatti, in una altro contesto, da sola, potrebbe essere anche bella. Ma qui… che c’entra? Peccato perchè qui non si può proprio più rimediare. O meglio, solo Dio può...