Mi sento di ringraziare il nostro Vescovo per la sua chiarezza e per l'esempio di coraggio nell'annunciare la Verità ben sapendo ne ricaverà molte calunnie e persecuzioni.
(Oggi purtroppo, bisogna spiegare ai sapienti che scrivono i giornali quelle banalità che dalla creazione del mondo sono chiare a tutti, tranne a loro: 2+2=4).
Fratelli e Sorelle nel Signore,
nel mio messaggio
per la Giornata dei Diritti umani dello scorso anno, ho ricordato che i Diritti
umani si fondano sulla dignità umana, la quale è collegata, a sua volta, con
l'ordine della creazione ed è data da Dio. Quest'anno vorrei concretizzare
questi ragionamenti ed esprimermi sull'ideologia del genderismo o, più
brevemente, del gen-der. Lo faccio, non in ultimo, anche perché accade
ripetutamente che dei fedeli si rivolgono a me circa questa questione. Sono
preoccupati che lo Stato strumentalizzi i loro figli a favore del genderismo e
che la politica metta in discussione matrimonio e famiglia.
Cosa significa il termine gender?
Il termine gender deriva dalla parola latina genus,
termine usato soprattutto per il genere grammaticale. Mentre il termine sesso è
riferito al genere biologico, dato dalla natura; il termine gender vuole
designare il cosiddetto genere sociale. Di questo si dice che sia indipendente
dal genere biologico e stia a significare che ogni essere umano possa
scegliere liberamente il proprio sesso e il proprio orientamento sessuale, se
voglia essere uomo o donna e vivere da etero-, omo-, bi- o transessuale.
Qual è lo scopo della ideologia
del genderismo?
L'obiettivo del genderismo è di far accettare come
equivalente qualsiasi "identità sessuale". In tal senso, la concreta
affermazione nella società di questa ideologia avviene, tra l'altro, tramite il
presunto diritto delle coppie dello stesso sesso di sposarsi e di adottare
bambini o tramite la (omo)sessualizza-zione dei bambini negli asili e nelle
scuole.
Come giudicare il genderismo?
A prima vista il genderismo sembra riferirsi alla
parità tra i sessi in tutti i livelli sociali. L'oppressione della donna, per
esempio, come ancora prevale in alcune società e culture, viene giustamente
denunciata. Non corrisponde alla parità tra uomo e donna com'è stata concepita
nell'ordine della creazione e sviluppata nell'ordinamento salvifico divino. In
questo senso il genderismo ha qualcosa di convincente. In realtà, però, questa
ideologia è un'aggressione al matrimonio e alla famiglia come strutture
portanti della nostra società. Ingiustizie nei rapporti tra i due sessi non
possono essere eliminate con la negazione della polarità tra i sessi. Per
questo motivo la Chiesa rifiuta l'ideologia del genderismo. Ecco alcuni punti
a riguardo:
Il genderismo rifiuta l'ordine
della creazione
La creazione dell'essere umano come uomo e donna è
stabilita dal creatore e l'essere umano non può e non deve disporre di essa. Il
racconto della creazione dice che Dio ha creato l'essere umano nella sua bipolarità:
"maschio e femmina li creò" (Gen. 1,27). E conclude con la constatazione
che tutto, tutta l'opera della creazione, quindi anche la creazione dell'essere
umano come uomo e donna, era cosa molto buona (cfr. Gen. 1,31).
Il genderismo nega i presupposti
della natura
L'essere umano esiste, ci dice il racconto della
creazione, come uomo o donna. Le conoscenze ottenute dalle scienze naturali ci
dicono che ogni cellula del corpo è maschile oppure femminile. Questa è una
chiara premessa della sua esistenza. Il diverso imprinting culturale dell'uomo
e della donna non azzera questa polarità.
Il genderismo è scientificamente
insostenibile
Pur dandosi un tono scientifico, le basi del
genderismo non reggono davanti ad un esame scientifico. Molti studiosi riconosciuti
contraddicono i risultati dei "gender studies". Il fatto che esistano
disturbi psichici e fisici circa l'identità sessuale non annulla una differenza
fondamentale tra uomo e donna.
Il genderismo annienta il
matrimonio e la famiglia
Su questo si è già fatto riferimento. Il matrimonio
poggia sulla complementarietà reciproca tra uomo e donna. Il matrimonio e la
famiglia sono l'unità fondamentale della società (cfr. la Dichiarazione
universale dei diritti umani del 1948); sono la condizione per il mantenimento
della società e del suo sviluppo culturale; presuppongono l'unione vincolante e
permanente tra uomo e donna. Il genderismo considera ogni pratica sessuale
(lesbica, gay, bisessuale, transessuale) pari all'eterosessualità. A qualsiasi
forma di vita si vuole dare il diritto al "matrimonio" e con questo
ai metodi di riproduzione artificiali e all'adozione di bambini. In questo
modo l'essere umano viene privato dell'orientamento morale necessario per il
giusto uso della propria libertà, che gli donerebbe le capacità necessarie per
essere genitore, per svolgere il ruolo di madre o di padre.
Il genderismo nuoce alla donna
Come già accennato, la poca stima per la donna non
può essere superata cancellando le differenze naturali tra l'uomo e la donna e
nemmeno con la ricerca della donna dell'uguaglianza con l'uomo. La donna deve
essere stimata dalla società in particolare anche per il suo compito di sostegno
alla vita con la maternità. La sua prestazione non può essere considerata
solamente in misura del suo impegno professionale, deve invece essere
maggiormente riconosciuta per il suo ruolo di madre, per esempio anche nel
diritto tributario e pensionistico.
Il genderismo nuoce all'uomo
Nella lotta per il potere il genderismo femminista
stigmatizza l'uomo come "colpevole" e trasfigura la donna a
"vittima". Questo dualismo stereotipato non corrisponde alla realtà e
danneggia l'identità dell'uomo e anche la sua percezione di se e degli altri.
Il genderismo nuoce al bambino
Il bambino si deve poter sviluppare all'interno di
un matrimonio stabile dei suoi genitori (biologici). La disintegrazione del
matrimonio e della famiglia provocata dal genderismo porta sempre più sovente
a disturbi psichici dei bambini e dei giovani. Si istituiscono strutture
sostitutive, che non potranno mai dare ai bambini e ai giovani lo stesso amore
e la sicurezza che riceverebbero dalla famiglia. Affidare i bambini a coppie
dello stesso sesso li depriva delle basi necessarie per un sano sviluppo
psichico. Un'educazione sessuale immorale elimina nell'adolescente ogni genere
di sensibilità.
Il genderismo assume tratti
totalitari
Con grande preoccupazione la Chiesa osserva che nei
dibattiti pubblici e nei media vengono sempre più spesso tollerati argomenti
del genderismo. Chi esprime un'opinione diversa viene emarginato dalla società
e deve prepararsi a sanzioni giuridiche. In questo modo i diritti fondamentali
dell'essere umano riguardo alla religione e alla libertà di espressione vengono
sempre più limitati.
Il genderismo oscura il senso
divino dell'amore tra l'uomo e la donna
La relazione di Dio con l'uomo, di Gesù Cristo con
la Chiesa, nella Sacra Scrittura viene descritto con il linguaggio dell'amore
sponsale. Dio ama il suo popolo, come lo sposo la sposa. Gesù Cristo si dona
con amore fedele alla sposa, la Chiesa, fino alla morte in croce. La sposa
attende con anelito il suo sposo. Nel rapporto vivo con Cristo e con la Chiesa
le rivalità, le ostilità e la violenza, che possono gravare e deturpare il
rapporto tra l'uomo e la donna, possono essere superati. Questa visione della
fede viene oscurata dal genderismo.
In sostanza
Papa Benedetto XVI disse in un discorso rivolto al
collegio cardinalizio e alla curia, il 21 dicembre 2012 riguardo al genderismo:
"La profonda erroneità di questa teoria e della rivoluzione antropologica
in essa soggiacente è evidente... Dove la libertà del fare diventa libertà di
farsi da sé, si giunge necessariamente a negare il Creatore stesso e con ciò,
infine, anche l'uomo quale creatura di Dio, quale immagine di Dio viene
avvilito nell'essenza del suo essere. Nella lotta per la famiglia è in gioco
l'uomo stesso. E si rende evidente che là dove Dio viene negato, si dissolve
anche la dignità dell'uomo. Chi difende Dio, difende l'uomo".
Incoraggio tutti i fedeli a esercitare i loro
diritti e doveri nella società e nella politica, affinché la dignità
dell'essere umano, fondata nell'ordine della creazione e della salvezza,
continui a esprimersi pienamente anche nell'ordine giuridico del nostro paese.
Vi ringrazio di cuore per ogni vostro impegno in
questo senso. Affido tutti e tutto alla Mater divinae gratiae, la Madre della
grazia divina e impartisco a tutti la mia benedizione episcopale
+ Vitus, vescovo di Coira
Articolo di Kath.net:
Bischof Huonder erntet Sturm für schlicht katholische Positionen
Giuseppe Gracia, Portavoce del vescovo Vitus Huonder, difende le parole del vescovo:
Interview zum Wort des Bischofs über den "Genderismus" (Basler Zeitung vom 9.12.2013)
Il vescovo Huonder stesso in un'intervista con il Sonntagsblick (15.12.13):
Bischof Huonder verteidigt seine Haltung zu «Gender»
Dopo i vari commenti di Blick, Tages Anzeiger, Neuer Zürcher Zeitung, 20 min e compagnia bella questa mattina tocca a DRS2, trasmissione Blickpunkt Religion, con un'intervista a uno dei soliti sapientoni (in questo caso Thomas Wallimann, della Katholischen Arbeiterbewegung KAB) che o sono competamente ignoranti, o mentono sapendo di mentire.
RispondiElimina"Omosessualizzazione dei bambini? - irride la moderatrice - Tutti sanno che non è possibile dato che è risaputo che omossessuali si nasce e non si diventa!" E il sapientone giù a confermare e a spiegare che il vescovo parla così per paura del diverso e per difendere il suo potere.
Chissà come mai non intervistano pure persone che in poche parole possono dimostrare la falsità di simili affermazioni. Per esempio qualcuno dell'associazione dei medici cattolici svizzeri. Infatti è dimostratissimo il contrario. Ovviamente hanno paura che le loro teorie vengano demolite dai fatti (scientifici, vedi per es. http://www.lanuovabq.it/it/articoli-avere-genitori-omosessuali-non-e-la-stessa-cosa-7986.htm) dalla logica e dall'esperienza diretta degli omosessuali stessi (vedi anche: http://poluregita.blogspot.ch/2012/10/o-morte-dove-la-tua-vittoria.html)
Ci sono pure sapienti che dopo vari studi scoprono che l'ideologia del gender non esiste. Come il dottor Alberto Pellai, editorialista di Avvenire:
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/articoli-quelli-che-lideologia-gender-non-esistee-scrivono-sui-giornali-cattolici-12222.htm