Elenco blog personale

giovedì 14 novembre 2013

La famiglia secondo il piano di Dio: un fastidio per il mondo



Tra pochi giorni saremo chiamati a votare l’iniziativa popolare: “Iniziativa a favore delle famiglie: sgravi fiscali anche per i genitori che accudiscono personalmente i propri bambini.”

Nelle “Spiegazioni del consiglio federale” (il libretto rosso che tutti noi riceviamo per posta) vengono fatte delle affermazioni che secondo me sono inaccettabili: una sorta di presa in giro alla famiglia tradizionale. Leggiamo alcune dichiarazioni.
1a dichiarazione: " I genitori che si occupano dei figli senza l’aiuto di terzi retribuiti non si assumono
invece costi supplementari legati alla custodia die bambini. È quindi giusto che non possano fruire di una corrispondente deduzione ".

La casa di cura del bambino non è gratis, perché i bambini a casa non dormono a casa tutto il tempo (come sembra invece credere per esempio Ignazio Cassis, liberale radicale, il quale, paragonando i bambini ad una automobile non utilizzata, sembra non avere molta esperienza di bambini. Ma del resto a chi sceglie come motto del suo sito “Non esistono fatti, ma solo interpretazioni“ non si può certo chiedere di attenersi alla realtà). Quello che i bambini fanno all’asilo nido, lo fanno a casa, anzi chi ha bambini sa che ha casa fanno molto più casino che all’asilo. A parte il materiale necessario, hanno bisogno di tempo, molto tempo. Tempo perso quando si pensa economicamente. Questo tempo perso ha i suoi costi. È il tempo che potrebbe venir impiegato per un lavoro con rispettivo guadagno. I genitori rinunciano ad un secondo stipendio per il bene dei figli, futuri cittadini e contribuenti. Per l’economia famigliare questa è una perdita (solo finanziaria naturalmente) molto più grande di una piccola detrazione fiscale. Per cui l’affermazione sopra, francamente, è falsa.

2a dichiarazione: "
Contrariamente a quanto sostengono gli autori dell’iniziativa, oggi questi genitori non subiscono una disparità di trattamento fiscale. Con l’accettazione dell’iniziativa essi verrebbero invece privilegiati…"

Come ho già detto, per la rinuncia ad un secondo stipendio, sono in partenza economicamente in svantaggio (grazie a Dio ci sono altri vantaggi che compensano ampiamente). Finanziariamente anche una detrazione fiscale non può compensare la perdita di uno stipendio. E la maggior parte di queste famiglie poi non sono benestanti come sostengono gli oppositori.

3a dichiarazione : "
Il Consiglio federale ritiene che il diritto fiscale non sia lo strumento adatto per promuovere concezioni di specifici modelli sociali. (…) Il diritto fiscale deve quindi essere neutrale rispetto alle possibili forme di convivenza familiare. (…) L’iniziativa vuole invece introdurre incentivi fiscali a favore del modello di famiglia tradizionale."

Questa affermazione è ingannevole. Infatti solo 8 righe sotto il federale si contraddice scrivendo:

"
Con la deduzione per la custodia dei figli complementare alla famiglia è stato fatto un passo importante per migliorare la compatibilità di famiglia e lavoro e si è agevolato l’esercizio di un’attività lucrativa da parte delle madri "

Ora, agevolare l'occupazione delle madri significa bambini all’asilo nido. Infatti nel 2009 è stata introdotta la detrazione fiscale necessaria per questa agevolazione.
Agevolare significa però promuovere. Quindi il consiglio federale promuove e incoraggia anzi valorizza apertamente uno specifico modello di famiglia attraverso il diritto fiscale. Proprio quello che sostiene non debba essere fatto a favore della famiglia "tradizionale". Il diritto fiscale dovrebbe pertanto essere "neutrale", ma solo il modello di famiglia "tradizionale" non deve essere incoraggiato.

4a dichiarazione: "
Privilegiando le famiglie tradizionali, l’iniziativa va controcorrente (in tedesco „si oppone“) all’attività lucrativa di ambedue i genitori "

Le famiglie oggi sono chiaramente (e secondo le parole del consiglio federale citate sopra anche consapevole) sottoposte ad una pressione sociale e spinte a piazzare i bambini in un asilo nido per mirare ad un secondo stipendio.

L'iniziativa UDC mi sembra ridurre questa pressione contribuendo a far si che tutte le famiglie possano davvero scegliere liberamente senza pressioni sociopolitiche, se entrambi i genitori debbano lavorare o meno. Pertanto l'iniziativa crea libertà e non toglie niente a nessuno. Non si rivolge contro nessuno.
Invece si rivolge chiaramente contro la tendenza di costringere tutte le madri a lavorare.

5a dichiarazione : "
Da un punto di vista economico è positivo che aumenti il numero di donne attive professionalmente: esse contribuiscono, infatti, alla crescita economica del Paese”.

Questo sarebbe da dimostrare (ma forse anche qui non contano i fatti). Perché se entrambi i genitori lavorano, hanno meno tempo per avere figli. Meno figli significa anche meno consumatori. Meno consumatori significa cioè meno vestiti, viveri, giocattoli, turisti, attività di tempo libero, meno automobili, meno utenti di servizi, e via dicendo. Meno consumi significa meno produzione e dunque anche meno posti di lavoro. In più se entrambi i genitori lavorano, vengono occupati più velocemente quei pochi posti che rimangono, aumentando così la disoccupazione. A lungo termine meno figli significa anche un minor numero di contribuenti e più pensionati. Meno bambini significa in altre parole la paralisi della produzione e la crisi economica degrado sociale e declino di una civiltà (la storia insegna ed è quello che succede oggi in Europa). Ciò non può più funzionare per molto per molto.

Infine un commento:

Questo modo di argomentare mostra che, coscientemente o incoscientemente, il vero problema di chi avversa questa iniziativa ma in generale la famiglia non sono i poveri la discriminazione di questo o di quello, ma solo la famiglia (cosiddetta tradizionale). Queste famiglie sono semplicemente una realtà fastidiosa (anche per chi non crede solo nelle interpretazioni). I nemici della famiglia non si vergognano nemmeno di dirlo in modo esplicito („
L’iniziativa privilegia il modello di famiglia tradizionale”). Si palesa una chiara famigliofobia.

Perché questo? Perché queste famiglie, con la loro semplice esistenza, dimostrano la verità sull’uomo. La verità dell’Amore di Dio, la verità del Cristianesimo. 


Ora, per ritornare al tema e concludere, è chiaro che noi vivremo felici anche senza l'assistenza dello stato. La nostra Pace non deriva infatti dallo speciale riconoscimento statale e sociale del nostro essenziale ed irrinunciabile contributo alla costruzione del futuro della nostra società, ma solo ed esclusivamente da Gesù Cristo, l'unico che davvero nessuno svantaggio .

Nessun commento:

Posta un commento